Vuoi un giardino unico? Ecco perché il fico è la pianta che non può mancare

Il fico è una pianta molto popolare e presente in modo decisamente prolifico quanto evidente nei vari giardini oltre a crescere selvaticamente in svariate porzioni di foreste ed aree molto vaste. In un giardino rustico il fico è da tenere in seria considerazioni, anche per motivi molto pratici oltre che produttivi. Quali sono?

Perchè il fico è così diffuso

La pianta del fico è antichissima e sviluppa in diverse condizioni: è stato uno dei principali alberi da frutto diffusi in buona parte del vecchio continente, almeno fino qualche secolo fa, parzialmente soppiantato da altre varietà come ad esempio nuove forme di meli e peri oppure di agrumi. Il fico però resta assolutamente interessante.

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Non ha esigenze troppo stringenti in ambito di terreno e nutrienti, per questo si trova anche selvaticamente e resta produttivo per un numero di anni più che sufficiente. Richiede, in tal senso, e come vedremo tra poco, delle cure primarie abbastanza facili da sviluppare, e può creare frutti per svariati decenni.

Arriva probabilmente da contesti antichi che lo hanno portato ad essere esportati dalla zona di “nascita” e sviluppo, in ambiti molto antichi: deriva dalle aree dell’Asia Minore, nel corso del tempo si sono differenziate varie sotto categorie. Il fico è molto apprezzato anche per il sapore dei suoi frutti che maturano in modo equilibrato.

Cose da sapere

Il fico è assolutamente abituato al clima italiano in particolare a quello del centro sud. Con un po’ di cure, ad esempio tenendolo ben curato ed al riparo parziale dalle correnti fredde, può sviluppare praticamente tutto l’anno. Naturalmente è importante il contesto giusto così da poter ottenere il massimo sia dalla pianta ma anche dalla produzione.

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Tollera bene il cambio di stagione finchè si parla di clima mite, tuttavia soffre parcchio l’umidità eccessiva per questo non si “trova bene” in ambienti costellati da elevate presenze di acqua così come in merito a terreni particolarmente compatti che trattengono quindi molto l’acqua, al contrario un terreno ideale per il fico è molto friabile e mediamente sabbioso.

E’ consigliabile acquistare una giovane pianta di fico non più grande di mezzo metro, ed interrarla durante la primavera, avendo cura di zappare bene nel terreno rendendolo quindi più morbido e “sciolto” possibile. In questo senso è molto importante dare il giusto nutriemento al terreno, il miglior concime è il letame molto maturo.

Consigli di coltivazione

Il fico richiede poche cure e per favorire la crescita conviene adottare qualche trucco: la buca iniziale dove mettere a dimora la pianta deve essere poco più grande del pan di terra della pianta originale, è una buona idea irrigare la buca per qualche minuto così da migliorare la capacità di assorbimento dei nutrienti del fico.

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Possiamo naturalmente anche sviluppare per talea, ovvero cimando una parte di ramo abbastanza lungo (almeno una dozzina di cm) da un fico già cresciuto, il ramo deve essere però sufficientemente flessibile e non troppo legnoso (altrimenti è troppo “vecchio”). Questo potrà essere tenuto per uno o due giorni in acqua potabile, così da favorire l’azione germogliante prima di essere interrato.

La pianta in questa prima fase un po’ più delicata rispetto a quando diventerà adulta, e richiede irrigazioni leggermente più frequenti del normale, evitando però di bagnare troppo spesso, meglio farlo esclusivamente ed in buona densità quando il terreno è totalmente asciutto: in particolare in questo “check” è bene controllare con una mano in profondità di qualche cm.

Potatura

La pianta diventa effettivamente “adulta” dopo i 4 – 5 anni, ed è anche il periodo durante il quale il fico oramai ha avuto la propria struttura, prima di questo contesto, già superato l’anno dalla messa a dimora, è utile potare la pianta, che non è ancora in grado di fruttificare, per darle una forma effettiva.

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Questa viene chiamata la potatura di formazione e deve essere molto specifica e definita meno invasiva possibile: servirà a dare una forma finale alla pianta anche negli anni a venire (un fico in buona condizione può vivere oltre 50 anni senza grosse difficoltà), mentre dopo i 5-6 anni è bene iniziare ad eliminare in particolare dopo l’inverno o l’autunno gran parte dei rami secchi.

Va ricordato però che il fico adulto produce i frutti per buona parte dell’anno, se le temperature sono mediamente miti e calde, è importante evitare di potare durante la produzione, questo costituisce un vero e proprio “shock” per la pianta, che potrebbe anche risentirne dal punto di vista della propria salute.

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