“Aiuto! Una pantegana in casa!” Trovarsi in questa situazione può essere fonte di grande disagio per molte persone. Oltre al timore che la presenza di un simile animale può suscitare, non bisogna sottovalutare i danni che può arrecare all’ambiente domestico. Per questo motivo, è fondamentale intervenire prontamente per gestire e risolvere il problema nel modo più efficace possibile. Continua a leggere questo articolo per scoprire come affrontare la situazione!
Le pantegane: impariamo a riconoscerle
Attenzione a non confonderle con i comuni topi! Le pantegane sono anch’esse roditori, ma si distinguono per le loro dimensioni nettamente superiori. Pur appartenendo entrambe all’ordine dei Rodentia, si tratta di specie differenti. Saperle distinguere è essenziale per poter adottare le strategie più adatte a contrastare eventuali infestazioni all’interno della propria abitazione.

Il termine “pantegana” è molto diffuso nel linguaggio comune, ma il nome scientifico di questa specie è Rattus norvegicus, noto anche come ratto grigio o ratto delle fogne. A differenza dei topi, la pantegana presenta un corpo più grande e robusto, che può arrivare fino a 40 cm di lunghezza, una coda spessa e lunga, muso tozzo e arrotondato, e un mantello dal colore grigio o bruno.
Questi animali sono prevalentemente attivi durante le ore notturne, quando si muovono alla ricerca di cibo e rifugio. La loro straordinaria capacità di adattamento li rende presenti sia in contesti rurali che urbani. Sono inoltre abili arrampicatori, scavatori e nuotatori, qualità che contribuiscono alla loro sopravvivenza e diffusione. In poche parole, la loro principale arma è proprio la versatilità!
Perché ho una pantegana in casa?
Ma non è tutto… Oltre a essere estremamente adattabili, i ratti sono dotati di un’intelligenza sorprendente che consente loro di evitare trappole e pericoli. La loro rapidità riproduttiva fa sì che, in breve tempo, un piccolo numero di esemplari possa trasformarsi in una vera e propria colonia. La loro presenza in casa è spesso dovuta alla capacità di infilarsi attraverso fessure, crepe e piccoli fori, sfruttando ogni minimo varco per accedere agli ambienti interni.

Le abitazioni rappresentano per le pantegane un ambiente ideale: vi trovano facilmente cibo, riparo e tranquillità. Gli spazi preferiti da questi roditori sono solitamente cantine, ripostigli, dispense, garage, cucine e altri luoghi poco frequentati e umidi. Non a caso, vengono chiamate anche ratti di fogna: sono infatti in grado di sfruttare la rete fognaria per spostarsi agilmente da un luogo all’altro, proteggendosi dai predatori e accedendo a nuove fonti di nutrimento. In sintesi, la casa, con le sue cavità, fessure e abbondanza di cibo, è un vero paradiso per questi animali!
I danni che possono essere causati dalle pantegane
La presenza di pantegane in casa è tutt’altro che igienica, poiché questi animali frequentano spesso ambienti sporchi e umidi. Uno dei rischi principali è la contaminazione degli alimenti: le pantegane possono raggiungere cibi conservati in cucina o in dispensa, lasciando tracce di escrementi e saliva, con il conseguente pericolo di trasmissione di malattie anche gravi.

Tra le patologie più comuni trasmesse dai ratti si annoverano la salmonellosi e la leptospirosi. Inoltre, questi roditori possono essere vettori di parassiti come pulci e zecche, che possono infestare anche gli animali domestici presenti in casa. Oltre ai rischi sanitari, non bisogna dimenticare i danni materiali: le pantegane, come suggerisce il nome stesso della loro famiglia, sono instancabili rosicchiatrici.
Rosicchiare è una necessità fisiologica per questi animali: cavi elettrici, mobili in legno, oggetti in plastica e altri materiali possono essere danneggiati in modo significativo, con conseguenze anche gravi sia dal punto di vista strutturale che funzionale, come nel caso degli impianti elettrici compromessi.
Come mi libero della pantegana che ho in casa?
Se sospetti la presenza di una pantegana in casa, non lasciarti prendere dal panico: esistono soluzioni efficaci. Il primo passo è accertarsi della presenza dell’animale, cercando tracce inequivocabili come escrementi, oggetti rosicchiati o segni di passaggio in cantina, cucina, credenza, garage o altri ambienti umidi e poco frequentati.

Se a un primo controllo tutto sembra regolare, puoi provare a restare in silenzio nella stanza sospetta e ascoltare con attenzione: rumori provenienti da solai, pareti o intercapedini possono confermare la presenza del roditore. Una volta accertata la situazione, intervieni sigillando crepe e fessure nei muri, controllando il corretto funzionamento degli scarichi e coprendo le bocchette di aerazione.
Assicurati inoltre che il cibo sia conservato in contenitori ermetici e rimuovi regolarmente briciole e residui dal pavimento. Se hai bidoni della spazzatura in casa, svuotali frequentemente. Puoi anche ricorrere a trappole di vario tipo, tenendo presente che quelle meccaniche o adesive, che causano la morte dell’animale, potrebbero non essere la scelta più etica. Se preferisci non intervenire personalmente, puoi sempre rivolgerti a un professionista esperto in derattizzazione, che saprà risolvere il problema in modo sicuro e definitivo.