
L’aceto bianco, spesso dimenticato in fondo alla dispensa, può fare molto più di quanto. Non è solo un condimento: diluito o usato puro diventa utile per la pulizia di molte superfici in casa. Il suo odore forte si può smorzare con qualche goccia di limone o con olii essenziali. In più, costa poco e non contiene sostanze aggressive. È un modo semplice per pulire senza esagerare con i prodotti chimici.
Usi dell’aceto bianco in casa
Si può partire dal bucato aggiungendo due o tre cucchiai di aceto direttamente nel cestello o nella vaschetta del detersivo. In questo modo i capi escono più morbidi non per magia ma semplicemente per l’effetto acidificante che riduce i residui di sapone. Se poi ci sono macchie ostinate un ammollo in acqua calda e aceto aiuta molto: dopo un po’, anche le incrostazioni più resistenti tendono a cedere.

I pavimenti si possono lavare con una miscela di acqua calda e aceto, senza bisogno di altro, basta circa un bicchiere in un secchio d’acqua. Attenzione però perché il marmo e il parquet non gradiscono questo trattamento. Sul gres, sulla ceramica e sul cotto invece va benissimo. Il risultato è una superficie pulita e sgrassata e non resta quella patina scivolosa tipica di alcuni detergenti.
Per gli specchi basta mescolare 150 ml di aceto con 250 ml di acqua distillata. Poi ii liquido va messo in uno spruzzino e spruzzato direttamente su un vetro. Basta poi passare un panno in cotone e non resterà nessun alone e non si farà nessuna fatica. Questo è un sistema economico e anche meno impattante per l’ambiente, rispetto ai detergenti industriali per vetri
Pulire frigo, sanitari e incrostazioni con l’aceto
Il frigorifero è un’altra zona in cui l’aceto fa la sua parte. Basta una spruzzata della solita miscela di aceto e acqua (sempre metà e metà) sulle pareti interne, una passata con un panno e via: gli odori spariranno. Lo stesso vale per il forno: spruzzare, aspettare 10 minuti e poi strofinare. Inoltre, anche per il microonde funziona bene, magari con una ciotola d’acqua e aceto scaldata per qualche minuto all’interno del microonde stesso.

Quando si parla di incrostazioni e pentole rovinate, l’aceto può diventare un grane aiuto. Si può far bollire un po’ d’acqua con dentro un bicchiere di aceto e lasciare le stoviglie in ammollo. Poi si gratta tutto via con una spugna ruvida o una spazzola per piatti. In certi casi serve pazienza, magari una seconda passata, ma spesso si riesce a recuperare pentole messe male.
Anche i sanitari rispondono bene al trattamento con l’aceto. Versato puro nel water e lasciato agire per almeno 15 minuti, aiuta a sciogliere incrostazioni e calcare. Dopo basta passare solo lo scopino. Inoltre rubinetti, piastrelle e box doccia si trattano con uno spruzzino che contenga due parti d’acqua e una di aceto. Una volta spruzzato e lasciato agire un po’, basta passare solo una spugna si nota subito la differenza.
Aceto e superfici delicate
Ci sono poi le superfici più delicate, come i mobili della cucina o le ante degli armadi. Anche qui l’aceto diluito in acqua (meglio se tiepida) pulisce bene senza rovinare nulla. Si può passare con un panno in microfibra e asciugare subito dopo. Soprattutto è utile per togliere tracce di grasso, impronte e aloni lasciati da dita unte.

Persino i contenitori in plastica possono beneficiarne, ad esempio quelli che conservano odori sgradevoli: tipo cipolla o pesce. Ebbene, un risciacquo con aceto puro seguito da acqua calda spesso basta per eliminarli. Se l’odore più persistente si può lasciare l’aceto dentro al contenitore per qualche ora. Meglio ancora se esposto al sole per un po’.
Inoltre, per chi animali in casa , l’aceto serve anche a pulire le cucce o le lettiere in plastica. L’aceto non è tossico e non irrita se usato con moderazione. Diluito in acqua tiepida, sgrassa e toglie l’odore. Va però sempre risciacquato bene, perché alcuni animali non gradiscono il suo odore, ma per le pulizie settimanali va più che bene.
Usi meno conosciuti ma efficaci
Un uso meno conosciuto è per i termosifoni e le bocchette dell’aria. In questi casi, si può passare un panno imbevuto di aceto diluito sulle griglie per rimuovere polvere e residui. Funziona anche con le pale del ventilatore: l’odore forte evapora dopo poco punto lascia una sensazione di pulito senza bisogno di altri profumi.

Infine, l’aceto aiuta anche con i tappeti. Non per smacchiarli, ma per ravvivarli. In pratica, mescolato in parti uguali con acqua, si può spruzzare leggermente sulla superficie e poi passare una spazzola morbida così da far risaltare i colori. Soprattutto se il tappeto ha qualche anno è una sorta di “cura” leggera per il tappeto, senza rischi.
In conclusione, possiamo dire che usare l’acido per le pulizie non richiede grandi abilità. Basta prenderci la mano e sapere quando e dove usarlo. Certo, non fa tutto da solo punto e non sostituisce ogni prodotto, ma può davvero semplificare molte operazioni quotidiane. Non servono dosaggi precisi né strumenti particolari, solo un po’ di attenzione e magari un po’ d’aria fresca dopo averlo usato.