Stop ai denti di leone sul prato: il trucco infallibile che nessuno ti ha mai svelato

In questo particolare periodo dell’anno non è raro imbattersi in quelle che vengono definiti come denti di leone, ovvero dei fiorellini gialli davvero particolari che in alcuni contesti assumono la forma di soffione e che proprio per questo motivo attirano spesso l’attenzione dei bambini. Ecco di che cosa si tratta e come eliminarli in maniera definitiva dal proprio giardino.

Che cos’è il dente di leone?

Quando parliamo di dente di leone facciamo riferimento ad una particolare pianta spontanea che prende il nome di tarassaco e che tendenzialmente tende a comparire nei prati tra aprile e maggio, proprio nel periodo in cui la primavera si impone con forza sul resto del mondo. Questo fiore è molto semplice e non passa di certo inosservato perché si compone di petali gialli davvero molto intensi.

Immagine selezionata

In altri casi, invece, compare in una forma totalmente diversa dove i petali non sono più tali, ma sono dei piccoli agglomerati di polline che un tocco più deciso o un alito di vento possono far volare via. In realtà questa pianta viene definita anche come cicoria selvatica o girasole dei prati ed è per questo che trova grande utilizzo anche in alcune tipologie di cucina.

Nonostante sia un’erba spontanea spesso definita come infestante, il tarassaco mette a disposizione davvero diversi benefici come ad esempio la possibilità di purificare gli organi e al tempo stesso l’opportunità di introdurre nel flusso sanguigno sali minerali e vitamine di diverso tipo. Ecco perché c’è chi ne fa un grande utilizzo e ne è costantemente alla ricerca.

Quali sono i benefici dei denti di leone?

Anche se il dente di leone viene espresso descritto come un’erbaccia infestante, sono davvero tanti i benefici che potrebbe arrecare a chi decide di utilizzarlo ed è proprio per questo che bisogna conoscerli in modo da essere preparati sul pezzo. In primo luogo ogni parte di questo vegetale può essere consumata senza troppi problemi, dal fiore al gambo ma anche alla radice.

Immagine selezionata

Come già detto prima, parliamo di una vasta gamma di benefici a livello immunitario per via delle vitamine e dei sali minerali che permettono di contrastare diverse forme di virus e batteri che potrebbero attaccarsi giorno dopo giorno. Pare inoltre che l’utilizzo di questa pianta possa contrastare patologie che colpiscono i vari sanguigni e il cuore e prevenire diverse forme di cancro.

Il tarassaco, poi, ha un grande potere antiossidante e riesce a contrastare e rallentare il processo di invecchiamento cellulare. Per non parlare del miglioramento che sali minerali come il ferro e il potassio riescono ad avere sui muscoli, ma anche sul sistema nervoso, garantendo anche un miglior equilibrio per quanto riguarda l’ipertensione e tutte le malattie che si avvicinano a questa tipologia di problema.

Perché il tarassaco viene descritto come un’erba infestante?

Perché nonostante tutti i benefici descritti nel paragrafo precedente il tarassaco viene ancora descritto come un’erba infestante che nessuno riesce a fermare? In realtà in questa domanda è già contenuta la risposta. Il dente di leone viene considerato come erba infestante proprio perché si diffonde con estrema facilità e risulta essere molto più resiliente di alcune colture.

Immagine selezionata

Come anticipato in precedenza, infatti, questo tipo di fiore non richiede dei particolari accorgimenti ma riesce a crescere in maniera spontanea proprio perché i semi dello stesso vengono trasportati dal vento e basta davvero poco affinché possano rigenerarsi e crescere in altri contesti. Si tratta poi di una pianta che cresce davvero tanto e che riesce a espandersi nel giro di pochi giorni.

Viene quindi considerata come infestante in quanto si appropria di zone che vengono invece riservate alla coltura di altre specialità, le quali verranno penalizzate dalla presenza di quest’erba spontanea che si ciberà del loro nutrimento e anche delle caratteristiche del terreno che arriverà ad insediare passo dopo passo. Ecco perché viene descritta come una minaccia.

Come eliminare il dente di leone?

Se per alcuni il dente di leone è una pianta da apprezzare per gli innumerevoli benefici che comporta, per altri è solamente un nemico da estirpare ed ecco perché si è alla costante ricerca di elementi che permettano di ridurre la presenza di questo vegetale e annientarne la proliferazione. Come bisogna comportarsi? È importante sapere che si può optare per diversi metodi che possono rivelarsi efficaci.

Immagine selezionata

Uno dei metodi naturali più invasivi è proprio quello manuale che vede la rimozione della pianta dalla radice, la quale può essere efficace perché estirpa in maniera più che ottimale il vegetale in questione, ma che richiede tempo soprattutto laddove le piante da eliminare fossero diverse. Si può poi procedere all’utilizzo dei diserbanti, anche se questi possono essere dannosi anche per le culture circostanti.

Un trucchetto che può essere utile e che non dovrebbe avere effetti avversi sulle altre specialità vegetali è quello che vede la presenza dell’acqua calda e del succo di limone, due ingredienti naturali che tutti abbiamo in cucina e che se opportunatamente miscelati potrebbero dar vita ad un composto ideale in grado di uccidere definitivamente questa pianta.

Lascia un commento