
L’oleandro, è una pianta che arriva dall’Asia, ma ormai, da molti anni, anche in Italia, ha trovato, la sua espansione. E’ molto usata, per adornare, giardini e balconi, ma forse non è tutto oro quello che luccica. Seppur bella, pare essere anche molto pericolosa. Ma per quale motivo? Scopriamo le sue caratteristiche.
Oleandro: che cosa è bene sapere
L’oleandro, è noto per le sue foglie lanceolate, e per i fiori, che hanno un colore, che va dal bianco al giallo, e poi dal rosso al rosa. E’ una pianta, che deve sempre essere coltivata con cura, anche per via del fatto, che ha i fiori e le foglie, velenose.

Ha una forma elegante, essendo infatti un piccolo arbusto, molto spesso viene usato, per separare gli spazi, e per dare una sensazione di privacy, anche in casa. Sicuramente, è adatto sia per il balcone, che per il giardino. Ma anche, da inserire dentro una siepe, i colori dei fiori, spiccherebbero tra il verde.
Eppure, coltivarla non è cosi facile. Ci sono delle accortezze, che è sempre bene rispettare, e che appunto, sono anche collegate, alla sua velenosità. E’ sconsigliato tenerla, se si hanno bambini o anche animali domestici, proprio per questo motivo. Potrebbe portare, a delle conseguenze, di non poco conto. E’ bene, non dimenticarlo.
Come coltivare l’oleandro?
La coltivazione dell’oleandro, richiede delle accortezze. Per lo meno, nel caso in cui, si voglia avere una crescita abbondante, e perfetta. L’esposizione al sole, deve essere diretta, per la maggior parte della giornata. E’ una pianta, che ama il calore, e che sta meglio, se tenuta lontana dall’ombra.

Per l’irrigazione, si apre un discorso a parte. Deve sempre essere moderata. In estate, si deve annaffiare, quando il terreno è asciutto, la cosa migliore, è usare il tatto, per poterlo capire. E’ necessario, evitare sempre, il ristagno di acqua, che porta al marciume. E questo, vale, per ogni tipologia di pianta.
Per il concime, è bene sempre che sia bilanciato. All’interno, va messo: azoto, fosforo e potassio. Ancora meglio, se lo si fa, dall’autunno alla primavera. Cosi, per potere garantire, lo sviluppo delle foglie, e anche dei fiori. E poi, attenzione alla potatura. Serve a mantenere, una forma sempre regolare.
E’ davvero una pianta velenosa?
All’interno dell’oleandro, ci sono i glicosidi cardioattivi, ovvero delle sostanze considerate velenose. o per meglio dire, tossiche, per gli esseri umani, ma anche per gli animali. La loro forza, è quella di interferire, con il ritmo cardiaco. E basta anche solo, entrare in contatto con la pianta, per vedere le prime reazioni.

Insomma, si arriva a delle reazioni cutanee. Per cui, l’oleandro è una pianta velenosa, che deve sempre, essere maneggiata con cura. Per cui, la cosa migliore, è quella di non metterla dentro i balconi, o i giardini, in cui è alla portata di tutti, anche dei più piccoli, o degli animali. Ci potrebbero essere, delle conseguenze.
Per finire, l’oleandro è pericoloso se bruciato. Il fumo, ha al suo interno, delle particelle tossiche. Che se, vengono inalate, portano a dei problemi respiratori, di non poco conto. Allo stesso modo, anche i fiori secchi, o quelli recisi, possono portare a dei problemi, sono allo stesso modo velenosi, e quindi pericolosi.
Oleandro e freddo invernale
Nel periodo invernale, l’oleandro ha bisogno di cure particolari, di più se le temperature scendono sotto lo zero. Quando, si parla, di varietà da mettere in balcone, o anche nel vaso, è sempre bene che siano riparate dal gelo. Per cui, va bene, metterlo dentro la casa, o anche dentro una serra.

Nel caso in cui, l’oleandro, viene piantato in giardino, le cose cambiano. In quel caso, è bene, proteggerlo, con uno strato di tessuto, o anche di pacciame solare, cosi da potere isolare le radici. In questo modo, la pianta, viene preservata, per tutto il corso della primavera. E cresce, in modo tranquillo.
Una cosa è certa, nella coltivazione, di questa pianta, serve tanta cautela. E’ un dato di fatto, anche se il suo aspetto è bellissimo, e perfetto, ciò non toglie, che possa portare dei danni, a persone e animali. Per cui, va sempre maneggiata, con grande cura. Cosi, da non correre nessuna tipologia, di rischio.