Sedano: i segnali che indicano carenze nutrizionali

Gli ortaggi sono una classe di vegetali che fanno molto bene e versatili in cucina. Sicuramente uno di questi è il sedano. Può essere mangiato sia crudo sia cotto e si presta a numerose preparazioni. In tanti infatti ci preparano anche dei succhi. Questo perché il sedano ha dei valori nutrizionali molto interessanti e fa bene.

Valori nutrizionali del sedano

Il sedano è un ortaggio molto buono e gustoso ma soprattutto molto usato in cucina. 100 g di sedano crudo apportano 20 calorie e contengono 88,3 g di acqua, 2,3 g di proteine, 0,2 g di lipidi, 0 mg di colesterolo, 2,4 g di carboidrati, 0,2 g di amido.

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Il sedano contiene anche 2,2 g di zuccheri, 1,6 g di fibra e minerali e vitamine come sodio, potassio, ferro, calcio, fosforo, magnesio, zinco, rame, selenio, tiamina, riboflavina, niacina, vitamina A e vitamina C. Visti questi valori nutrizionali, il sedano fa molto bene alla salute. In particolare grazie alle fibre.

Queste aumentano il senso di sazietà e aiutano a ridurre la presenza di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Poiché contiene anche fenolo e inositolo, migliora la funzionalità intestinale, riducendo i gas. Ha anche proprietà diuretiche, ma non è finita qui perché sono tanti altri i motivi per cui si dovrebbe consumare il sedano.

Benefici del sedano

Come visto il sedano contiene fibre che possono aumentare il senso di sazietà, quindi indurre a mangiare meno e favorire il peso forma. Non solo ma queste riducono la presenza di colesterolo e triglicerdii nel sangue e, alcuni fitonutrienti che contiene aiutano ad abbassare la pressione sanguigna. Ha anche proprietà diuretiche e sostiene la salute intestinale.

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Dato che contiene vitamina A, il sedano attiva un detox importante del corpo e ha una potente azione antinfiammatoria. Per beneficiare di tutte queste virtù dell’ortaggio, è bene consumarlo crudo o cotto a vapore. Una cottura a temperature più elevate può infatti far disperdere vitamine e minerali. Tuttavia ci sono anche alcune controindicazioni.

Sebbene consumare il sedano possa fare fondamentalmente bene, è anche giusto sottolineare dei possibili effetti collaterali. Infatti, nel caso in cui si soffra di malattie renali, è bene non consumarlo proprio perché può contenere sostanze irritanti per i reni. Inoltre il sedano può comportare una aumento della sensibilità ai raggi solari, quindi non consumarlo prima di prendere il sole.

Segnali di carenze nutrizionali del sedano

Il sedano è un ortaggio che fa bene e molto usato nella cucina italiana. In molti decidono di coltivarlo nel proprio orto o balcone per averlo sempre disponibile per le proprie ricette. Tuttavia spesso questo non può crescere se ci sono delle carenze nutrizionali, in particolare di magnesio, calcio, sodio, potassio e molte altre.

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Ci sono dei segnali che fanno capire che ci sono queste carenze nutrizionali come lo scolorimento e lo schiarimento delle foglie. Alcune carenze riguardano l’intera pianta, altre invece possono interessare solo alcune zone. Ci sono alcune che possono fermare proprio la crescita degli apici, come la carenza di boro.

Se il motivo della carenza è stato il danneggiamento di molte punte delle radici, allora si può verificare una carenza complessa, cioè di più microelementi. Chiaramente questo può inficiare lo sviluppo della pianta di sedano. Tuttavia anche un eccesso di nutrienti può essere pericoloso come una carenza: i nutrienti devono essere quindi bilanciati.

Come evitare carenze nutrizionali nel sedano

Visto che le carenze nutrizionali nel sedano possono essere molto frequenti, ci sono alcuni accorgimenti per evitarle. Valori di pH troppo alti o bassi possono rendere le sostanze nutritive inaccessibili alla pianta. Anche i ristagni di acqua possono essere problematici e portare ad una carenza perché danneggiano le radici che non possono assorbire sostanze nutritive.

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Analizzare il suolo e i nutrienti, periodicamente, può essere utile prima della semina o della piantagione per capire se il sedano può crescere bene. Questa è un’azione preventiva importante. Di conseguenza, però, se già si presentano delle carenze nutrizionali, ci si può difendere in vario modo, identificando il tipo di carenza.

Si può procedere così a dare concime alla pianta di sedano in base alla carenza che si riscontra. Ad esempio contro la clorosi ferrica si può dare un concime a base di ferro; contro la carenza di magnesio, si può usare il sale inglese; contro una carenza di più microelementi, invece, un concime universale con più nutrienti.

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